Imu e Separazione dei Coniugi – Chi deve pagare l’IMU quando la casa familiare è assegnata a uno dei coniugi?
(Cass. civ. – sez. trib. 3.03.2023, n. 6545)
Introdotta con il D.lgs. 201/2011 e successivamente oggetto di numerosi interventi normativi, l’IMU deve essere versata dai titolari di diritti reali (proprietà etc.) su specifiche categorie di beni immobili.
L’abitazione principale, ovvero l’immobile nel quale il possessore e il suo nucleo familiare risiedono e dimorano abitualmente, è esente da questo tributo.
Quando i coniugi si separano spesso sorgono dubbi e contestazioni su chi debba pagare l’IMU.
Questo è ciò che è avvenuto anche nel caso oggetto di una recente pronuncia della Corte di Cassazione. Degli eredi si ritrovavano un avviso di accertamento, con cui l’Agenzia delle Entrate chiedeva il pagamento dell’IMU arretrata relativamente a una casa di cui il defunto era proprietario. Gli eredi si opponevano, facendo valere che la casa era sì di proprietà del de cuius, ma era stata occupata dalla ex moglie, in quanto assegnataria della casa familiare.
In caso di separazione e divorzio, infatti, la casa familiare viene in genere assegnata a uno dei coniugi perché ci viva con i figli, a prescindere dal fatto che sia o meno il proprietario.
Allora chi dovrà pagare l’IMU: chi resta nella casa o l’altro coniuge, se quest’ultimo è proprietario?
Il dubbio sorge perché chi lascia la casa spesso è proprietario, ma smette di abitare lì, mentre chi resta ad abitare nella casa familiare potrebbe non essere proprietario.
Sul punto è intervenuta nuovamente la Cassazione con la recente sentenza n. 6545/2023, ribadendo che il soggetto passivo del tributo è solo il coniuge assegnatario della casa familiare, con liberazione dell’altro coniuge, anche se quest’ultimo fosse l’unico proprietario dell’immobile.
Infatti, l’art. 4, comma 12 quinquies D.L. n. 16/12 prevede che, a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (divorzio), il diritto del coniuge assegnatario della casa familiare debba essere qualificato, ai soli fini della disciplina IMU, come diritto di abitazione, dunque un diritto reale, al quale consegue il dovere di versamento dell’imposta.
Ma quindi il coniuge assegnatario deve sempre pagare l’IMU? Dipende. Nella maggioranza dei casi risulterà esente.
Infatti, dal momento che l’abitazione principale è esente da IMU, neppure il coniuge assegnatario dovrà pagare l’imposta, qualora ivi risieda e dimori (con la sola eccezione delle case classificate di lusso).
In definitiva, quindi, l’imposta grava in astratto sul coniuge assegnatario, che, però, risulterà esentato, se la casa in questione fosse la sua abitazione principale.