A settembre nascerà la mia bambina. Mia moglie ha un negozio e sicuramente non potrà assentarsi dal lavoro per molto tempo. Io, che sono lavoratore dipendente, di quali permessi posso usufruire? Ho sentito che sono stati aumentati i giorni di congedo per i padri. Andrea.
Caro Andrea,
anche la legislazione si sta, seppur lentamente, adeguando ai tempi che cambiano e che vedono una sempre maggiore partecipazione dei padri all’accudimento e alla crescita dei figli. Negli ultimi anni si sono registrati interventi specifici a favore dei neo-padri e di una maggiore condivisione degli impegni familiari. Dal 2016 i giorni di astensione obbligatoria, retribuiti al cento per cento e da usufruire nei primi cinque mesi dalla nascita, sono stati elevati a due. Dal 2018 tali giorni diventeranno quattro. Inoltre è prevista un’astensione facoltativa di due ulteriori giorni, “prestati” dalla madre al padre, nel senso che il secondo può usufruirne a condizione che non ne usufruisca la madre, la quale dovrà, dunque, rientrare al lavoro con due giorni di anticipo. Qualora poi la madre non usufruisca del riposo per l’allattamento – perché non lavora ovvero, come nel Suo caso, non è lavoratrice dipendente- ne può usufruire il padre (due ore al giorno, cumulabili, fino all’anno del bambino, retribuite integralmente). Questi diritti valgono ovviamente anche per i padri adottivi e affidatari. A ciò si aggiunge il congedo parentale fino ai dodici anni di età del bambino, retribuito solo fino a un certo periodo al trenta per cento dello stipendio. Certo, se si confronta questo assetto normativo con le tutele di cui godono le famiglie negli altri Paesi europei (es. due settimane di congedo obbligatorio per il padre in Francia, Regno Unito, Danimarca e Spagna. In Norvegia il congedo è per buona parte alternativo tra madre e padre, espressione di una visione del mondo in cui i ruoli sono fungibili, a casa come al lavoro) si continua ad impallidire, però diamo atto che pure in Italia è, quantomeno, iniziato un cambiamento, percepito anche a livello legislativo. Congratulazioni e tanti auguri!